Montepulciano, il Cantiere Internazionale d’Arte debutta tra strade e piazze

FONTE www.sienafree.it

Sabato 18 luglio si accende a Montepulciano la 34ª edizione diretta da Detlev Glanert
Ore 19.00, parte dalla Fortezza la sfilata di musica popolare con le bande del territorio
Ore 21.30, in Piazza Grande concerto sinfonico dell’Orchestra di Manchester:
in programma le più celebri musiche di Verdi, Henze e Tchaikovsky

Inaugurazione in grande stile sabato 18 luglio per il 34° Cantiere Internazionale d’Arte - diretto da quest’anno da Detlev Glanert - che dà il via ai suoi 15 giorni di concerti e spettacoli con una sfilata di musica popolare che coinvolgerà il pubblico attraversando le vie suggestive di Montepulciano con le bande di Chianciano, Montepulciano, Sarteano e San Quirico.

Partenza dalla Fortezza Medicea alle ore 19.00 per arrivare in Piazza Grande dove alle ore 21.30 l’Orchestra del Royal Nothern College of Music di Manchester - orchestra residente di quest’anno - eseguirà il tradizionale Concerto d’apertura.

Sul podio Roland Böer, Direttore musicale del Cantiere 2009 e atteso il prossimo anno alla Scala di Milano per Il Flauto Magico di Mozart. Un programma che spazia dai Ballabili dell’Atto III da Macbeth di Giuseppe Verdi ai Quattro interludi da Il giovane Lord di Hans Werner Henze, un omaggio al fondatore del Cantiere d’Arte che vide la sua prima edizione nel 1976. Nella seconda parte ancora Verdi con la Sinfonia da Luisa Miller e gran finale con la Sinfonia N° 4 op. 36 di Tchaikovsky.

I Ballabili rappresentano una grande divagazione coreografica all’inizio del terzo atto del Macbeth: composto da Verdi per mettere in luce i talenti della celebre scuola di danza dell’Opera di Parigi questo “divertissment” dimostra come il musicista italiano amasse il balletto non solo come genere teatrale, ma soprattutto da un punto di vista musicale.

Impegno sociale e sensibilità esistenziale invece sono ancora una volta espressi da Henze nei Quattro Interludi dove viene espressa una profonda solidarietà nei confronti dell’emarginazione e dove il “diverso”, con la sua apparente follia, non fa che sottolineare il disagio di una società immobile e soffocante. L’azione viene resa attraverso un equilibrio di ironia e satira anche spietata e con un organico strumentale da primo Ottocento ridotto all’essenzialità con l’aggiunta di numerose percussioni.

Con la Sinfonia da Luisa Miller si ritorna all’estro verdiano ma qui, in modo inusuale: Verdi supera definitivamente il colore brillante e fragoroso della tradizione rossiniana per accostarsi a una strumentazione di tipo più nordeuropeo.

In conclusione la Sinfonia N°4 op. 36 di Tchaikovsky che il compositore stesso definì come “la migliore sinfonia che ho scritto sinora: la mia adorata sinfonia”.

BOTTEGHINO: intero 20 euro; ridotto per residenti 10 euro; gratis under 16